martedì 5 aprile 2011

Anniversario

Sono sul bordo del letto

come due anni fa

dentro il mio stomaco

la rabbia dell'urto e la velocità della faglia

e il crollo lavico della Città che fu.

Perché son passati questi due anni

che son passati a fare

siamo sulla cima di un albero a Fukushima

e non ne scendiamo e dondoliamo

come su un cavallo a dondolo

mentre i cardinali ballano canzoni di Jimi Hendrix

i sindaci arrivano alla testa delle fanfare.

E' stato questo lo sciroppo per due anni

nelle casette map i bambini hanno imparato tutto su Ruby Rubacuori

tutto è caduto nella monnezza delle loro infanzie.

Gli aquilani sono stanchi di misteri dolorosi

recitati nei giubbotti e nelle scarpe da tennis

stanchi di kilometri per comprare lo pà e la frutta

e la carne pe' ju sucu, aji'aquilani s'è rescallatu iu pisciu

e non si sa come esploderanno.

Domani però saremo lì, precisi co giacca e cravatta

per rispetto perché non ci devono toccare proprio quelli:

i morti sono luce per le nostre menti,

occhi per la nostra oscurità,

tenaglia per i nostri cuori.

W L'Aquila bella mé!!!


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